Don The Beachcomber

Don il vagabondo

Alessandro Scire Calabrisotto

Don the Beachcomber – Il luogo di nascita della cultura Tiki

Don the Beachcomber, fondato da Ernest Raymond Beaumont Gantt (in seguito noto come Donn Beach) nel 1933, fu il primo tiki bar al mondo e il luogo di nascita del movimento dei cocktail tropicali che avrebbe travolto l'America. Situato a Hollywood, California, Don the Beachcomber presentò un rifugio esotico pieno di bambù, sculture tiki e decorazioni di ispirazione polinesiana, un paradiso dove i clienti potevano dimenticare i loro problemi e sorseggiare cocktail complessi e a base di rum. L'ingegno e la creatività di Donn Beach non solo lanciarono un intero genere di bar, ma introdussero anche uno stile di mixologia unico e teatrale che divenne noto come "tiki".

Donn Beach, un avventuriero nell'anima, aveva trascorso del tempo viaggiando nei Caraibi e nel Pacifico meridionale, dove si era innamorato dell'atmosfera rilassata e tropicale delle isole e dei cocktail a base di rum. Ispirato da queste esperienze, aprì un bar che avrebbe portato un pezzetto di paradiso nel trambusto di Hollywood. Fin dall'inizio, Don the Beachcomber è stato progettato per essere un'esperienza immersiva. Mobili in bambù, tetti di paglia, luci soffuse e i suoni della dolce musica hawaiana contribuivano tutti all'illusione di una fuga lontana. Questa atmosfera era rivoluzionaria all'epoca, offrendo ai clienti un ambiente a tema che fondeva fantasia e ospitalità, un concetto che sarebbe diventato un segno distintivo della cultura tiki.

Il menu dei cocktail al Don the Beachcomber era innovativo quanto l'arredamento. Donn Beach era un maestro nel mescolare rum con succhi tropicali, spezie e sciroppi segreti fatti in casa per creare drink complessi e saporiti mai visti prima. Introdusse cocktail leggendari come lo Zombie , un drink potente fatto con tre tipi di rum, succo di lime, falernum, bitter e un mix di succhi tropicali. Beach manteneva le sue ricette strettamente segrete, arrivando persino a etichettare i suoi ingredienti con nomi in codice in modo che solo lui e i suoi più stretti confidenti conoscessero le esatte formulazioni. Questa aria di mistero aggiungeva fascino al bar, facendo sembrare ogni cocktail un tesoro nascosto.

Un altro famoso cocktail creato al Don the Beachcomber era il Mai Tai , anche se le sue origini sono dibattute, con Victor "Trader Vic" Bergeron che afferma di aver creato il drink per primo. Tuttavia, la versione del Mai Tai del Don the Beachcomber è diventata un punto fermo dei tiki bar ovunque, con la sua miscela equilibrata di rum, lime e sapori tropicali. I drink del Donn Beach non riguardavano solo l'alcol; riguardavano la creazione di un'esperienza in un bicchiere, un viaggio saporito che portava gli ospiti ai tropici, sorso dopo sorso.

L'influenza di Don the Beachcomber si è estesa oltre i drink. Donn Beach è stato il pioniere nell'uso di guarnizioni elaborate, come fette di ananas, orchidee e persino ghiaccio secco per creare presentazioni spettacolari. Alcuni cocktail venivano serviti in gusci di cocco o tazze a forma di teschio, aggiungendo un elemento teatrale che esaltava l'esperienza del bere. Questi tocchi distintivi hanno contribuito al misticismo della cultura tiki e hanno ispirato un'ondata di tiki bar che avrebbero emulato la visione di Beach.

Con l'aumento di popolarità di Don the Beachcomber, la cultura tiki iniziò a diffondersi in America. Il periodo successivo alla seconda guerra mondiale, con il suo fascino per il Pacifico meridionale, contribuì ad alimentare la mania del tiki e presto i tiki bar iniziarono a spuntare nelle città di tutto il paese. Don the Beachcomber divenne un prototipo per questi bar, stabilendo uno standard con il suo arredamento esotico, l'atmosfera evasiva e i cocktail preparati con cura. La cultura tiki era arrivata ed era qui per restare.

Negli anni '40 e '50, Don the Beachcomber si espanse in diverse sedi, con ogni bar che replicava lo stile distintivo dell'originale. Le nuove sedi conservarono l'arredamento tropicale, le ricette segrete e i cocktail teatrali che definivano il marchio, consentendo alla visione di Donn Beach di raggiungere un pubblico più ampio. Questi bar divennero mete popolari per celebrità, persone dell'alta società e chiunque cercasse di sfuggire alle pressioni della vita quotidiana. Il tiki bar era diventato un'istituzione americana, grazie all'influenza pionieristica di Don the Beachcomber.

Sebbene il bar originale Don the Beachcomber di Hollywood abbia chiuso, la sua eredità perdura. Il movimento dei cocktail tiki, un tempo liquidato come kitsch, ha visto una rinascita negli ultimi anni, con baristi e appassionati moderni che hanno riscoperto l'arte del tiki e reso omaggio alle tecniche e alle ricette di Donn Beach. I bar di tutto il mondo hanno adottato e adattato lo stile tiki, mantenendo vivo lo spirito di Don the Beachcomber.

Oggi, l'impatto di Don the Beachcomber può essere visto in ogni tiki bar, dai cocktail colorati ed elaborati al bambù e all'arredamento ispirato alla Polinesia che trasporta ancora i clienti in un paradiso immaginario. La visione, la creatività e il senso di avventura di Donn Beach hanno innescato una rivoluzione nei cocktail che continua a ispirare baristi e appassionati di cocktail. Don the Beachcomber non era solo un bar; era un fenomeno culturale, una celebrazione dell'evasione e un omaggio al fascino dei tropici. In un mondo che spesso sembrava duro e imprevedibile, Don the Beachcomber offriva un assaggio del paradiso, un cocktail alla volta, creando un'eredità duratura che continua a vivere nei tiki bar e nei cocktail tropicali di tutto il mondo.

Collegamenti:

  • Food Republic : https://www.foodrepublic.com/stories/la -storia -di -don -il -beachcomber -il -tiki -bar -originale /
  • Thrillist : https://www.thrillist.com/culture/tikis -fondatori -don -the -beachcomber -e -trader -vic
  • PUNCH : https://punchdrink.com/articles/lets -talk -about -tiki -cocktails -ernest -beaumont -gantt -don -beachcomber /
  • La Rumosfera : https://rumosphere.com/2024/09/04/don -the -beachcomber /
  • Atlas Obscura : https://www.atlasobscura.com/places/don-the-beachcomber
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